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Francesco Malloggi

Il suo primo concerto si svolge nel lontanissimo dicembre 1987 al mitico “Vinile” di Rosà (VI) con il primo gruppo, i T.B.K. nel quale ere la voce e la seconda chitarra. I T.B.K. proponevano pezzi propri cantati in Inglese (all’epoca si usava così) ed il genere era rigorosamente new-wave.

Dopo qualche concerto e parecchi consensi, i T.B.K. cambiarono stile e Francesco ne esce per un lungo periodo di silenzio intervallato solo da un’esperienza estemporanea con una band pazza, gli “U.S.S.L.”, nella quale era l’unico chitarrista. Le curiosità degli U.S.S.L. erano fondamentalmente due: la prima era che in formazione c’erano due bassi (strano vero? Il suono però non era male), la seconda era che quel gruppo nacque appositamente per un unico concerto, fatto quello, tanti saluti agli U.S.S.L.
Dopo qualche anno il suo amico Pedro gli dice :”facciamo una band?” Tira molla e riprova nascono i KRICK, la cui formazione era composta da batteria, basso, due chitarre e voce con armonica.
Con i KRICK si è occupato in prima persona della composizione dei pezzi, genere Rock-Ska-Funky (non c'erano limiti) cantati in Italiano. I KRICK hanno imperversato nel Bassanese con numerosi concerti in svariati anni e le loro canzoni sono state la colonna sonora di alcuni bar. Sono stati ospiti di radio sherwood, con tanto di intervista e trasmissione di alcuni pezzi, fu una bella sensazione. Poi come tutte le belle storie anche sui KRICK scorsero i titoli di coda.

La delusione era tanta, per ricominciare e trovare nuovi stimoli decide di cambiare strumento e di suonare il basso. La prima band da bassista si chiamava “FULL BLAST”, una cover-band al femminile per sfruttare le ottime corde vocali della cantante Chiara Moro. Con pezzi di Alanis Morrissette, Janis Joplin, P.J.Harvej, 4 non Blondes oltre ad alcuni classici dei Creedence seguirono tante serate spesso di buon livello per alcuni anni; poi traumi interni e impegni familiari ebbero il sopravvento sul gruppo che si sciolse.

Si formano così “I DISINVOLTI”, in pratica una cover-band formata per 4/5 dai vecchi KRICK, che proponevano pezzi classici di ampio respiro, da Vinicio Capossela ai Rolling Stones. L’attività “live” dei DISINVOLTI è stata abbastanza ridotta, ma ci fu la soddisfazione di alcune serate indimenticabili.

Il resto è storia che deve ancora essere scritta, con l’ingresso negli “Spanish City” è una scommessa perché misurarsi con dei mostri sacri come i Dire Straits non è uno scherzo, comincia ad essere un gioco serio ma grazie ai “compari di note” questa scommessa è possibile vincerla.

A presto nei migliori locali “live”!!!
 

La strumentazione

Francesco utilizza un Fender Jazz Bass Deluxe 4 corde attivo e un amplificatore Mark Bass CMD121H abbinato ad una cassa Standard 102 HF, sempre Mark Bass.

 

 

 



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