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Massimo Reffo

Classe 1976 e da sempre interessato alla musica (oltre che all'astronomia), forma alla fine degli anni '90, con la sorella minore e amici, gli ZEN: band pop rock con la quale riscuotono un discreto interesse nel padovano/vicentino proponendo un variegato repertorio: Queen, Bon Jovi, Deep Purple, Simple Minds, Police, Europe, U2.... e chi più ne ha più ne metta...

Nel periodo successivo, per qualche anno, ha modo di suonare con Pietro Valente, straordinario Jazzista nel panorama italiano e internazionale, e con Pegoraro Marco dei Luce Nera (già un paio di album al seguito). Con il cantante Guariento Luca si dedica per qualche anno ancora al piano bar, ma l'"indole Dire Straits" comincia a prevalere: abbandona tutti i progetti e si dedica esclusivamente allo studio della chitarra di Knopfler.

Rimanere affascinati dalla musica dei Dire Straits (ed in particolare della chitarra di Knopfler appunto) è cosa assai facile... ma a Massimo piace sempre ricordare il "come è successo..."

"... da piccolo ascoltavo una canzone che per me era fantastica, ma che rimase senza nome per molti anni a venire... Invece ricordo chiaramente Tunnel of Love: era la mia preferita per quel lungo assolo finale! 
Sempre nello stesso periodo, c'era un pezzo strumentale che mi piaceva molto (era going home): lo registrai alla radio e lo feci ascoltare a mia sorella maggiore, la quale mi rispose che era anche questo un brano dei Dire Straits... (in realtà è di Knopfler solista, ma cambiava poco per me...).
Poi, verso la fine degli anni '80, andava di moda il famoso "wrestling" quello con Dan Peterson a commentare dove, alla fine di ogni puntata, c'erano 15 secondi di un assolo da favola... (era telegraph road, la versione dal vivo "Alchemy"). Puntualmente registrai il tutto e puntualmente feci ascoltare alla sorella maggiore, la quale (puntualmente !!!) mi rispose "... è dei Dire Straits!!" Fra lo stupito e lo scassato risposi: - ma insomma!! ...è tutto dei Dire Straits ??!!!!??? -  e corsi a comprare il mio primo vinile (la raccolta money for nothing).
Quando accesi lo stereo e ascoltai le prime note capii tutto: quella prima canzone, rimasta nei ricordi per molti anni, finalmente aveva un nome: era Sultans of Swing!!
..."

Da qui all'acquisto della prima chitarra (ovviamente rossa) il passo è stato breve...

La strumentazione

  • "FERNANDES" Stratocaster Fiesta Red del 1981 (replica strato del '62)
  • "IBANEZ" Les Paul CUSTOM Cherry Red del 1976 monta pick ups MK58 e PAF57+
  • "SCHECTER" Stratocaster Sunburst 3 tones, monta handmade pick-ups VFS-1
  • “SCHECTER” Stratocaster Sunburst 2 tones, monta rari pick-ups F-500T
  • "SCHECTER" Stratocaster Hot Rod Red, monta A.Pribora handmade pick-ups Red-White
  • "SCHECTER" Telecaster Yellow Fluo, monta pick-ups Eric Custom
  • "SUHR" Stratocaster replica HSS monta pick ups Artec SFC-12 e PAF59
  • “DOBRO" Chrome-Gold per  “Romeo and Juliet” e l’intro di "Telegraph Road"
  • "CHET ATKINS EPIPHONE" chitarra classica elettrificata
  • AMPLI: CERIATONE OTS 50 - Hand Made by Franco Mezzalira
  • EFFETTI: caline CP12 e CP25, TC electronic X4 Flashback, TC reverb, Morley Volume Pedal, Zoom MS50G.

          
     



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